lunedì 2 novembre 2009

Yaduende: il progetto

Yaduende nasce senza premeditazione nel giugno del 2006 e ci lascia nell'autunno del 2008.

Prendeva forma da un impulso nebbioso, ma insistente. Un impulso che doveva avere a che fare con quella forza che brucia il sangue come un liquido di vetro, che consuma, che scaccia tutta la dolce geometria appresa, che rompe gli schemi di cui parla Federico Garcia Lorca: il duende.

Inizialmente soltanto un sito web che raccoglieva racconti e poesie di autori sconosciuti, yaduende mostrava irrequietezza e voglia di trasformarsi.

Le persone che se ne occupavano sono via via cresciute e dalla nebbia degli inizi si è arrivati a fare luce, per un attimo, su tutti noi, prima di riabbandonarci alla forza misteriosa, e talvota disgragante, del duende.

Yaduende ha provato a seguire e scandire i tempi dell’espressività di chi vi ha partecipato, ha provato a raccontare mondi, ha creato spazi per esprimersi, per promuovere libertà, diversità e incontro fra le persone, la non discriminazione e la non violenza.

Yaduende ha chiamato espressione tutto quanto nasce dalla mente, dal cuore e dai corpi; quando un gruppo di persone si incontra; uno scambio di idee ed emozioni; la necessità dell'essere umano di agire alla ricerca di se stesso.

L'espressione è un motore: genera espressione e cambiamento.

Per accendere questo motore Yaduende ha proposto molti mezzi: il sito, dove poter pubblicare i propri lavori, numeri cartacei da stampare e diffondere, riunioni, chiacchiere, concerti, feste e soprattutto molto spazio dove chiunque ha voluto ha potuto dare voce a ciò che più gli stava a cuore.

Ora il Duende si è ricomposto nelle sue figura individuali, che tornano al mondo cariche di questa esperienza da condividere.

Quello che vedete qui è una parte del risultato.

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